Born to be Bookahoilc :D

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Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento - Alessandra Paoloni,  Elisabetta Baldan I miei vizi li ho scolpiti nel volto ma voi che li occultate sotto caduche apparenze state attenti!Perché è di gran lunga migliore un aspetto infettato dalla vergogna che un cuore infetto Non perdetevelo!!!
Across the Nightingale Floor - Lian Hearn Hai problemi di insonnia?Avere le tue otto ore di sonno è un problema?Contare le pecorelle non ti basta più?!DI' BASTA A QUESTA INCRESCIOSA SITUAZIONE!RISOLVI I TUOI PROBLEMI UNA VOLTA PER TUTTE! LEGGI "La leggenda di Otori"!Attenzione, un'eccessiva consumazione potrebbe portare a danni anche gravi. Leggere attentamente la sinossi in fondo al volume e recensioni su GoodreadsIl SONNO supremo, giuro -_-Che poi diamine: Giappone, periodo feudale, guerrieri.. Uno si aspetta il fascino a go-go!!Invece manco per niente xDE' stata dura finirlo.. E il bello è che è il primo di una trilogia che possiedo interamente.Ehm.Credo che i successivi aspetteranno un bel po'. Come minimo devono essere gli ultimi libri rimasti sulla terra o giù di lì!!!
An Abundance of Katherines - John Green Con solo una settimana di ritardo, finalmente scrivo la recensione di questo libro.. No no, non semplicemente "libro" ma "amore di libro"!!Mi è super piaciuto e se l'avessi letto spaparanzata al sole quest'estate, non penso che mi avrebbe intrattenuto per più i due/tre orette.. Dalla sua ha brevità, narrazione meravigliosa, personaggi mitici e una storia tutta particolare.. Insomma, tutte armi vincenti per essere un vero Top!Niente, ormai questa è la prova super definitiva che Green è un grande: ho letto tutti i suoi romanzi (tranne il più famoso/famigerato "Colpa delle stelle", che non leggerò a prescindere.. O almeno non in tempi brevi XD) e ogni volta mi scalda il cuore, mi fa ridere, mi fa riflettere e mi tiene compagnia in modi sempre diversi e originali.. :3Ho iniziato a conoscerlo super scettica con "Cercando Alaska", ma visto quanto ho avuto la fortuna di pagarlo, mi sono lanciata e ho sfidato il mio pregiudizio.. E meno male direi io!!Se tante volte ancora non conosceste Green, dategli una chance e cominciate a scoprirlo.. Vedrete che non vi deluderà!Ma torniamo a noi!"An abundance of Katherines" è la storia di Colin ex bambino prodigio (che non sarà mai un genio) che è stato mollato da 19 Katherine nella sua giovane vita (avrà credo 18/19 anni :D); disperato, organizza un viaggio on the road (che durerà circa due giorni :D) con il suo amico Hassan (una forza della natura: anche lui abbastanza intelligente da frequentare la scuola esclusiva di Colin ma non ai suoi livelli, musulmano ma non terrorista e super appassionato di "Judge Judi") cercando di dimenticare il suo ultimo amore ed escogitando un teorema (appunto, il "Teorema Katherine") per prevedere l'esito di qualunque relazione futura.Arrivano a Gutshots e.. Vabbé, niente, dovete assolutamente scoprirlo!! L'dea di creare un teorema simile, a parte il fatto che è maledettamente geniale, non è buttata lì "tanto per" o nominata di tanto in tanto.. Anzi!! Il libro è corredato di schemini matematici e formule (che si possono senza ombra di dubbio saltare. Insomma, apprezzo e accetto l'idea, ma.. Matematica in un libro?!?! No grazie ehehe! Ho una sorta di allergia..) e la cosa ha talmente senso che potrebbe essere vero. Ok, non capendoci una beata mazza e rifulgendo tutto ciò che va oltre le quattro operazioni avrebbe pure potuto scrivermi la formula della velocità della luce e non avrei battuto ciglio.. Però assolutamente encomiabile lo sforzo che ci ha messo!Se tra di voi c'è qualche appassionato di matematica, l'autore ha inserito in appendice tutta una spiegazione/analisi di quello che ha usato :DDData l'importanza del teorema del testo, trovo la cover di una perfezione incredibile.. Scrivere il titolo sotto formula di matematica.. Oooh!! *__*I personaggi sono come al solito tutti degni di nota e grande punto di forza di John Green.. E nonostante il personaggio di Colin mi sembra un po' contraddittorio, non ho potuto fare a meno di amarli tutti.Mi spiego meglio: Colin un ragazzo prodigio che passa il suo tempo a studiare e a fare anagrammi delle parole; ci viene spesso detto che a scuola sta sempre solo, che non ha amici e che molti lo considerano strano.. Insomma, fatto sta che a 18 anni ha già avuto 19 ragazze, alcune certo per poco tempo ed è stata una relazione "da bambini", ma le altre abbastanza serie..DICIANNOVE!! Mi'!! Un latin lover questo ragazzo! Insomma, la cosa mi è sembrata poco plausibile.. :DLindsey è un gran personaggio anche se mi ha vagamente ricordato i personaggi femminili degli altri libri di Green.. Non è una cosa negativa, anzi! Anche perché si tratta sempre di personaggi super positivi.. Però ho avuto un senso di dejà-vu costante :)Che altro dire.. Risate, situazioni paradossali, personaggi "veri" e "umani" e lo stile inconfondibile di Green!!
Oranges Are Not The Only Fruit - Jeanette Winterson Per me vale lo stesso discorso de "Scritto sul corpo": la Winterson scrive meravigliosamente, a tratti ironica, a tratti profonda.. E sebbene mi piaccia molto ciò che scrive, è pesante. Non scorre, c'è poco da fare :(

The Rise and Fall of the Hotel Dumont (The Bane Chronicles, #5)

The Rise of the Hotel Dumort - Cassandra Clare, Maureen Johnson Hello there, Magnus! :3
Il titolo di questo libro è segreto - Pseudonymous Bosch, Loredana Baldinucci Il libro mi ha attratto per due motivi:♠ Il titolo strampalato (così come quelli dei suoi seguiti, uno più bello dell'altro) che scatena la curiosità tipo scimmietta George che è dentro di me:♠ Il nome dell'autore, "Bosch". Sì, ok, ho un debole per tutto ciò che mi ricorda Harry Bosch, Connelly annessi e connessi :D(Se qualcuno mi dicesse: "Ho letto un libro con un personaggio simile a Harry Bosch -cosa che credo sia impossibile, ma dettagli!-", io lo leggerei subito senza se e senza ma :DD)Quando l'ho trovato al prezzo mitologico di quattro euro è scattata la scintilla finale :DDSe vi capita l'occasione, comprate, leggete e apprezzate questo libro.. Merita! E' un libro per ragazzi, ma non completamente; insomma, sicuramente se l'avessi letto a 11/12 anni avrebbe avuto quel pizzico di fascino e mistero in più che la mia veneranda età di 23 anni (sigh) non mi ha permesso di apprezzare e cogliere.. Però è pur vero che credo di aver apprezzato di più alcune cose oggi :)E poi oh, chi l'ha detto che un libro classificato "per ragazzi" debba essere esclusivamente per ragazzi? La letteratura per giovani lettori secondo me nasconde tante di quelle perle spesso sottavalutate..!!Geniale il modo di raccontare la storia: l'autore ("Pseudonymus" ah ah ah! Io già ti stimo! Leggete la sua biografia :D) parla direttamente con noi lettori mentre ci racconta la storia, ci avvisa dei pericoli che sta correndo nel raccontarci la storia e di quelli ancora più grandi che correremo noi lettori una volta saputa la verità.Sì, perché il libro parla di un segreto.. Un terribile segreto di antico sapore e di eterna durata che metterà a rischio la nostra incolumità.. Curiosi? :DDSì, vero?Ecco perché l'autore cerca disperatamente di evitarci la lettura del suo libro! :DOltre alla bellissima idea di fondo (e al modo di raccontarla), ci sono ottime descrizioni, ottimi aiuti con 'parolone' o concetti magari difficili (considerando che è un libro per dodicenni ovviamente :D) e due personaggi principali niente male: coraggiosi quanto basta (ma non super eroi.. Bambini largo circa normali, ecco!!), intelligenti il giusto e paurosi il necessario.Non Mr E Miss popolarità, ma ragazzi con la giusta dose di problemi personali e di qualità "umane".Sembra sciocco, ma visti i figaccioni e le figaccione di oggigiorno, trovare quel pizzico di normalità non è male!Una grande avventura e siamo solo all'inizio! :D
Lessons in Love - Charlie Cochrane Il sonno supremoHo letto una recensione così entusiasta che ho dovuto per forza abbandonare momentaneamente le mie letture e immergermi in questo romanzo.. C'erano tutti gli elementi giusti perché mi piacesse da impazzire e invece.. Mi ha fatto quasi morire di noia e slogare la mandibola dal gran numero di sbadigli.Quella che poteva essere una bella storia thriller con personaggi interessanti si risolve in un teatrino di dubbio gusto, con narrazioni quasi inesistenti e davvero approsimativi.La relazione tra Jonty e Orlando, che dovrebbe essere il punto di forza della faccenda, sembra una grande farsa, una relazione che nasce dal nulla e si sviluppa in maniera del tutto incredibile (cioè non credibile XD)E dire che ho tolto ore preziose di lettura a I know this much is true :((Ma in compenso ho recuperato ore di sonno rubate allo studio).
My Miami Model - J.T. Harding Libri così fanno uscire il lato sarcastico e intransigente di me XDPiù che di un libro, si può tranquillamente parlare di un racconto lungo, anche perché saranno sì e no un’ottantina di pagine.. E meno male, aggiungerei io!È breve, ed effettivamente non costerebbe nessuna fatica leggerlo.. Ma visto i fantasmiliardi di libri belli e meritevoli che esistono al mondo, vi risparmierei questa inutile perdita di tempo raccontandovi il succo della storia.C’è lui, 46enne in palese crisi di mezza età che viene approcciato da una ragazza mozzafiato, - bellissima, altissima, biondissima e levissima (inserire qualsiasi aggettivo positivo vi venga in mente) - per un motivo così ridicolo che per un attimo ho pensato che l’autore mi stesse prendendo in giro (e ci stesse provando anche gusto a farlo, diciamola tutta): la sex-bomb vuole un uomo che la protegga dai “maschi brutti e cattivi” che hanno in mente sempre e solo una cosa (cattivoni!).Quello che nasce come una semplice “amicizia” (sì, virgolettato perché è palesemente ironico) finisce con loro che si avventurano in una avventura mozzafiato per salvare un cucciolo di drago che rischia di essere ucciso dall’inquinamento.Nah scherzo.Ovviamente finisce che i due scoprono una bollente e fantastica intesa sessuale. Ma non mi dire!!Cosa dimentico, acciocché voi scaltri lettori (che non vi farete fregare come me nel leggerlo, lo so) abbiate il quadro completo della cosa? … Ah sì! I due si incontrano in hotel e l’intera storia copre un arco di tempo di circa cinque giorni. Oh yeah.Ma la cosa bella (ah ah ah -_-) è che [spoiler abbastanza marcato. Ma seriamente, perché voler leggere questo raccontino? Lasciate che vi dica quanto l’autore l’abbia fatta fuori dal vaso con il finale.. dai, dai, lasciatemi raccontare!!] alla fine i due non si separano, come farebbero due persone reali nella vita reale e tornano alle loro esistenze.. NO!! Si dichiarano amore eterno e continueranno insieme il loro futuro in un modo non del tutto chiaro, anche perché lui è una specie di genio dell’informatica e passa buona parte della sua vita in giro per il mondo a fare consulenze e lei.. beh, con tutto quel popo’ di bellezza non può che essere una modella, che gira pure lei per tutto il mondo. Insomma, sì, la coppia dell’anno. Yei.Al di là del finale buttato giù in forse 6 righe (perché fino a quel momento i due erano troppo impegnati a darsi piacere reciproco) che è davvero degno di Beautiful stagione 07, l’intero libro è così assurdo e inutile che mi stupisco di come un autore abbia il coraggio di veder il proprio nome associato a tale insieme di parole.Per prima cosa gli avvenimenti. I due si conoscono di lunedì e fino al venerdì si incontrano praticamente solo a cena (tranne un paio di mattinate che si incontrano di sfuggita in piscina. OVVIAMENTE in piscina, sennò come si fa a mettere in evidenza il corpo mozzafiato della giovane -issima protagonista della storia?! Ecco, appunto. Piscina = corpo mezzo nudo pret-a-porter; tralaltro ci viene anche gentilmente che la tipa ha il costume talmente stretto/fatto apposta che le sue parte intime si vedono tutte XD) e al secondo/terzo giorno lei gli confida che è un uomo di cui ci si può assolutamente fidare, che è diverso dagli altri “maiali” di uomini, che è un santo e via discorrendo. -_- Al terzo/quarto fanno sesso. Ollé!Se questo non fosse sufficiente, i due protagonisti sono la mazzata finale a quello che poteva passare per un discretissimo e mal accoccato tentativo di descrivere una storia di passione e di incontri bollenti.Lui, come dicevo, è un 46enne vedovo (il tradimento ormai è così out! Il protagonista deve essere casto e impeccabile..), incredibilmente narratore della storia (tant’è che io mi aspettavo una donna che a Miami si sarebbe rimorchiata l’aitante modello), con il fisico che sta un po’ cedendo a causa degli anni ma con un pene ancora niente male (sì, descrive il momento in cui lui è davanti lo specchio e si accorge del decadimento fisico per poi notare con orgoglio e “una risatina” che il suo membro è ancora quello di una volta. Quanto è triste questa cosa?! ._.). Ha il tipico atteggiamento dell’adolescente complessato che “Ma no, lei non vorrà avere niente a che fare con me” e “Sono già felice di essere in sua compagnia senza combinare nulla” (E qui.. ‘A cazzaro, ma chi vuoi prender in giro? XD). Insomma, un uomo che sa quali sono i suoi limiti e che gioca a fare il bravo ragazzo, nonostante i pensieri che ha sulla giovincella (Che potrebbe avere l’età di sua figlia) non siano propriamente casti e puri. Ah, quasi dimenticavo: sulla sinossi si legge ”Thomas Harper believes he will never find love again. His heart has frozen, a means of keeping him alive and nothing more.” e quindi uno si aspetta il melodrama nel passato e una soluzione nel futuro, giusto? Beh.. Ora ve lo racconto. Ma prima c’è Nikki, controparte femminile e suddetta modella stra-figa, che rappresenta il problema maggiore di tutto il libro. Ragazza giovane e bellissima che si sente minacciata dagli uomini, decide di affidarsi all’ala protettiva di Thomas. E fin qui, bon, vabbé, ci sta dai! Poi però inizia a baciarlo, a ballare con lui, ma sarebbe meglio dire “a strusciarsi a lui seguendo la musica”, si fa massaggiare i piedi e le gambe dal povero Thomas (che ci credereste? E’ un esperto di massaggi di piedi/gambe. Roba seria, non baubaumiciomicio.. Non si improvvisa massaggiatore, ecco) e arriva al punto di fare il bagno nuda con lui. Sostiene e ribadisce che non è interessata a lui dal punto di vista sessuale, che non lo trova brutto ma non lo vede sotto quel punto di vista.. Fino a che non vede la sua portentosa erezione. (Vi ricordate quando Thomas si ammira davanti allo specchio ed è fiero di ciò che Madre Natura gli ha dato? Ecco, secondo Nikki non si vantava a vuoto :D)Quello che nasce come un “Noi due? No, scherzi, mai!”, finisce con loro in camera da letto, con lei che si trasforma tipo Dottor Jekyll e Mr Hyde da ragazzina tutta carina e a modo a macchina del sesso con un linguaggio che farebbe invidia alla prostituta più sboccata d’America. Insomma, nemmeno “Quattro salti in padella”: da così a così (Sì, ho dovuto creare una gif per l’occasione XD)E il nostro povero eroe solitario con il cuore di ghiaccio incapace di provare emozioni? Come finisce e inizia questa storia straziante? Scommetto che non state più nella pelle..Niente, in pratica la sua condizione deriva dal fatto che con gli anni l’amore per la moglie è diminuito man mano.. Sigh sigh. Piangiamo e osserviamo un minuto di silenzio.E come si scioglie la maledizione che fa molto la Bella e la Bestia?…Ebbene sì. Andando a letto con la finlandesina (questo non ve l’avevo detto :D)Seriously. Why??
Tuesdays With Morrie - Mitch Albom Io che mi appresto a leggere il romanzo:Il duro atterraggio dopo aver capito di che libro si tratta:Non perché non mi sia piaciuto, anzi!! E' un romanzo molto bello e delicato; ma perché non avevo proprio capito quale fosse il tema e mi aspettavo tutt'altra storia.La mia mente contorta si prefigurava una giovane studentessa universitaria che intraprendeva un flirt con un suo professore (giovane e aitante, ovviamente :D).. Insomma una storia leggera, un po' frivola e pure civettuola.Inizio a leggere e il protagonista, da come parla, mi sembra tutt'altro che una giovane ragazza.. Insospettita, al primo pronome al maschile che ho incontrato ho deciso di superare la pigrizia maxima che da sempre mi accompagna e di leggere la trama..Addio alla storia frivola e scacciapensieri -_-Lo so, è un problema :DPerò il titolo è ingannevole, ecco!!E' un romanzo davvero breve (meno di duecento pagine) ma assai bello e a tratti toccante.E' la storia di un uomo, un professore, che sta morendo lentamente, dolorosamente e in modo angosciante e che vede il suo corpo disfarsi lentamente a causa della SLA, la sclerosi laterale amiotrofica.A dispetto della sua situazione e del suo diritto a compiangersi, a deprimersi e a lasciarsi andare, Morrie non fa nulla di tutto ciò.Vive la sua malattia quasi come una "fortuna" asserendo che in questo modo può sistemare tutti i suoi conti in sospeso, può andarsene senza rimpianti e dispensare consigli e perle di saggezza a tutte le persone che vanno a trovarlo.Perché Morrie è una persona straordinaria. Un professore di sociologia non interessato meramente ai voti, alla disciplina o alla condotta.. Lui prende a cuore i suoi studenti come fossero figli suoi, gli dedica il suo tempo anche dopo la scuola, li ascolta, li consiglia, li aiuta al punto che, nel periodo della guerra in Vietnam, decide di dare a tutti i ragazzi i massimi voti per aiutarli a chidere il rinvio della leva.Insomma, una persona davvero speciale, un insegnante come se ne incontrano pochi.. Ho invidiato tantissimo Mitch, narratore della storia e "ultimo studente del professore" per l'opportunità di aver conosciuto Morrie e aver condiviso con lui tante esperienze, di essere stato guidato e ottenuto tanta fiducia.. :))Seppur molto breve, il romanzo mi ha a tratti emozionato e altre volte scosso parecchio: ch più di una persona in punto di morte può capire la futilità di alcune nostre azioni, di alcuni desideri materiali e di alcuni obiettivi che ci poniamo? Mi è piaciuta molto la sua riflessione su come tutto, alla fine, si riduca all'amore e all'affetto. Certo potrebbe sembrare "facile" e "scontato" detto da una persona che non ha più niente se non l'affetto della sua famiglia e dei suoi amici, nemmeno il controllo del suo corpo.. Una persona giovane DEVE avere obiettivi, desideri, sogni.. Però è anche vero che spesso nella nostra infaticabile ricerca alla macchina nuova, ai risultati accademici o semplicemente nella nostra routine non siamo poi così contenti.. e' sciocco se rapportato al tema del libro, ma le parole di Morrie che il protagonista sente come uno schiaffo, hanno colpito allo stesso modo anche me. Mi sono messa a pensare di come io abbia deciso di dedicarmi anima e corpo all'università per conseguire ottimi risultati e abbia lasciato poco spazio a tutto il resto.. Insomma, fino a qualche tempo fa l'idea di essere fuori corso mi terrorizzava.. Ora la cosa non è più così terribile, ecco :DE' stato bello leggere di tanta positività, di tanta pacifica rassegnazione e al contempo di lotta contro la malattia a livello psicologico. Morrie è lì, che pian piano è costretto a rinunciare alle attività che ama (come ballare) ad usare il bastone, poi il deambulatore per poi non camminare più. A perdere l'uso dei muscoli delle gambe e poi quello delle braccia, ad essere costretto su una poltrona e non riuscire più a fare nessuna cosa da sé alla mercé di infermieri e badanti.. Eppure.. Eppure non perde mai il sorriso, ha una parola gentile per tutti e non si lascia cadere nella depressione.Mi è piaciuta anche l'impostazione dei capitoli: Mitch, studente di Morrie, dopo 16 anni lo va a trovare (dopo che era comparso in un programma tv per la sua malattia) e inizia l'ultimo "corso del professore". I capitoli sono quindi una parabola di un corso universitario.. Detto così non rende, ma è carinissimo!Certo, il libro non è perfetto, ci sono tante ripetizioni e spesso le cose sono un po' messe lì senza un senso.. Ma decisamente merita un'oretta o due di attenzioni :))il mio vecchio professore era strabiliato dalla normalità di quanto vedeva intorno a sé. Non dovrebbe fermarsi il mondo? Non sanno quel che mi è capitato? Ma il mondo non si era fermato, era rimasto completamente indifferente e, mentre apriva fiaccamente la portiera della macchina, Morrie si era sentito sprofondare in un baratro.Nonostante quel che gli stava accadendo, aveva la voce amabile e forte, e la mente che vibrava di mille pensieri. Era deciso a dimostrare che la parola “morente” non era sinonimo di “inutile”.Mi tuffai invece nel lavoro, mirando a ottenere dei risultati, poiché con i risultati credevo di poter controllare le cose, di riuscire a incamerare fino all’ultima briciola di felicità prima di ammalarmi e morire, come mio zio prima di me, e come immaginavo fosse il mio destino naturale.Cerco una mia identità di duro, ma è la tenerezza di Morrie ad attirarmi e, visto che non mi considera un ragazzino che cerca di essere qualcosa di più di quel che è, con lui mi rilasso..Non è stretto nei voti; non è affatto fiscale. Un anno, raccontano, durante la guerra del Vietnam, Morrie aveva dato i massimi voti a tutti i suoi studenti maschi per aiutarli a ottenere il rinvio della leva.Comincio a chiamare Morrie “Mister”, com’ero solito chiamare il mio allenatore di atletica leggera al liceo. Il soprannome gli piace. “E va bene”, acconsente. “Sarò il tuo allenatore. E tu sarai il mio atleta. Parteciperai a tutte quelle belle gare della vita per le quali io sono ormai troppo vecchio.”Non so perché mi aveva accolto con tanto calore. Non ero più quel promettente allievo che aveva salutato sedici anni prima. Se non fosse stato per Nightline, Morrie avrebbe potuto morire senza più rivedermi. Non avevo scuse valide per questo, tranne quella che noi tutti abbiamo di questi tempi. Ero troppo assorbito dal canto delle sirene della mia vita. Troppo occupato.Avevo barattato una montagna di sogni per un salario cospicuo e non me n’ero mai accorto.“Ti ho parlato della tensione degli opposti?” mi fa lui. La tensione degli opposti? “La vita è una sorta di tiro alla fune. Vorresti fare una cosa, ma sei costretto a fare qualcos’altro. Qualcosa ti fa male, eppure tu sai che non dovrebbe. Prendi per scontate alcune cose, pur sapendo che non c’è nulla di scontato. “La tensione degli opposti, come un elastico che si tira. E quasi sempre stiamo da qualche parte, nel mezzo.” Sembra un incontro di pugilato, commento io. “Già, un incontro di pugilato”, ride lui. “Ecco, potresti proprio descrivere la vita così.” Chi vince, domando io? “Chi vince?” Mi sorride, e gli si formano le rughe intorno agli occhi, gli si scoprono i denti storti. “Vince l’amore. L’amore vince Chiesi a Morrie se si autocommiserava. “Qualche volta, alla mattina”, mi rispose. “È il momento dei rimpianti. Mi tocco il corpo, muovo le dita e le mani – tutto quel che ancora posso muovere – e rimpiango ciò che ho perduto. Mi rattristo per il modo lento, insidioso in cui sto morendo. Ma poi smetto.” Così, semplicemente? “Mi concedo un bel pianto, se ne sento il bisogno. Ma poi mi concentro su tutte le cose positive che sono ancora nella mia vita. Sulle persone che vengono a trovarmi. Sulle storie che sentirò. Su di te… se è martedì.“È orribile vedere il mio corpo che avvizzisce lentamente e si riduce in niente. Ma è anche meraviglioso perché ho tutto il tempo per i commiati.” Sorrise. “Tanta fortuna non capita a tutti.” Lo studiai con attenzione, lì nella sua poltrona, incapace di stare in piedi, di lavarsi, d’infilarsi i calzoni. Fortuna? Aveva proprio parlato di fortuna?Vedo accadere certe cose e mi prende un senso di angoscia. Cosa farò senza poter usare le mani? Che succederà quando non potrò più parlare? Non mi preoccupa poi tanto non riuscire più a deglutire: mi nutriranno con un tubicino, dov’è il problema? Ma la mia voce? Le mani? Sono una parte di me tanto essenziale. Io mi esprimo con la voce. Gesticolo con le mani. È così che posso dare qualcosa alla gente.”Koppel immaginava i due uomini vicini, un giorno, uno incapace di parlare, l’altro di udire. Come sarebbe stato? “Ci terremo per mano”, disse Morrie. “E ci sarà una forte corrente di affetto tra di noi. Siamo amici da trenta- cinque anni, noi due. Non c’è bisogno di parlare o di ascoltare, in un’amicizia così.”“Che cosa farai da grande?” Fu solo per eliminazione che il miglior professore che io abbia mai avuto divenne insegnante.“Tutti sanno che si deve morire, ma nessuno ci crede.”Mentre c’è un approccio migliore. Ammettere che si deve morire, ed essere preparati in ogni momento. In questo modo ci si può impegnare di più nella vita mentre la si vive.” Come si può essere preparati a morire? “Facendo come i buddhisti. Ogni giorno avere un uccellino sulla spalla che ti chiede: ‘È oggi il giorno? Sono pronto? Sto facendo tutto quel che è necessario fare? Mi sto comportando come la persona che voglio essere?’” Volse il capo a guardarsi la spalla, come se l’uccellino ci fosse davvero.E affrontare la morte cambia tutto? “Eccome. Si strappa via la roba inutile e ci si focalizza sull’essenziale. Quando ti rendi conto che stai per morire, vedi tutto sotto una luce molto diversa.”Morrie credeva nella bontà innata delle persone. Ma vedeva anche quel che potevano diventare.E l’anchorman, di solito tanto impassibile, aggiunse: “Se non vuoi farlo, Morrie, va bene lo stesso. Io verrò comunque a salutarti”.“Ted, questa malattia vuole abbattere il mio spirito, ma non lo vincerà. Avrà il mio corpo, ma non avrà il mio spirito.”
L'assassino ipocondriaco - Juan Jacinto Muñoz Rengel, Pierpaolo Marchetti Non credo di aver mai letto un libro simile, prima!E questo non è una cosa negativa, anzi.. Ma se dovessi definirlo in una sola parola, questa sarebbe "Strano".Non proprio il libro più scorrevole che io abbia letto, considerando anche l'esiguo numero di pagine.. Ma particolare e interessante, io lo consiglio!La storia si dipana su tre piani narrativi: le malattie del nostro assassino, probabilmente presunte visto il titolo del libro ma talmente ben descritte da sembrare reali, tanto che ad un certo punto ho provato una grandissima compassione nei suoi confronti; le malattie di uomini famosi del passato e i maldestri e goffi tentativi (sempre circondati da un'aura di sfiga colossale e la malasorte) di uccidere l'obiettivo.Per quanto riguarda il primo filone, forse può dare l'idea di essere un po' opprimente, perché è un continuo susseguirsi di descrizioni di malattie assurde.. Insomma non si parla certo del raffreddore o dell'influenza, niente baubaumiciomicio qui!Però in realtà da una parte è anche divertente proprio perché totalmente assurdo. In alcuni tratti l'ironia la fa da sovrana e, complici i brevissimi capitoli, si passa da un male inguaribile all'altro quasi senza accorgersene (ma ogni tanto sentendo qualche doloretto random in parti del corpo appena descritte come irrimediabilmente malate XD).Mentre leggevo e mi facevo qualche risata in realtà qualche scrupolo di coscienza mi è venuto e mi sono sentita un po' un verme a ridere a discapito di questo poverino..Insomma a pensarci bene non c'è nulla di divertente nell'essere ossessionati dalle malattie come Mr Y qui presente.. Però l'autore lo presenta sotto una luce particolare e ciò che è divertente è la paradossalità del racconto, ecco :)Il secondo filone, quello delle malattie degli uomini famosi del passato (in particolar modo scrittori) è davvero geniale. Davvero davvero mitico e super interessante! Mi sono spesso chiesta se fosse tutto vero o se l'autore avesse lavorato di fantasia (e mi è venuta in mente la bravura di Palahniuk nel farti dubitare di tutto e tutti XD): sia come sia, una gran voglia di esplorare le vite di questi autori (nonché le loro opere) si è impossessata di me.. A breve farò un tour de force su Wikipedia! :DInoltre questi interludi sembrano inizialmente inseriti lì per conto loro, quasi stessero su un binario parallelo.. Poi però i fili della storia si intrecciano e ogni nodo viene al pettine. Per un motivo o per un altro (solitamente la loro malattia, ma anche un modo per introdurre un argomento del capitolo successivo) sono tutti racconti e aneddoti collegati alla storia.Mi sono super piaciuti!Passiamo poi al terzo filone, forse la vera e propria "trama" del libro: i tentativi di uccidere la vittima designata. Nonostante il nostro assassino sia convintissimo di star vivendo l'ultimo giorno della sua vita (e questo lo dice tutti i giorni =P) vuole comunque portare a termine l'incarico perché lui è un uomo dalla Kantiana morale in quanto è stato pagato in anticipo.I progetti per assassinarlo sono fantastici e il modo che adduce ogni volta per scampare al carcere in caso lo arrestassero è qualcosa di fenomenale e geniale. Qui ho riso davvero davvero tanto!Lettura interessante, intelligente e u po' scanzonatoria.. Cosa chiedere di più! :)Prima di ogni altra cosa, sono un uomo perseguitato dalla malasorte. Da quando dispongo dell'uso della ragione, da quando ero un bambino gracile e malaticcio, le avversità mi hanno perseguitato in ognuno dei miei movimenti per il mondo.Se scelgo tra due direzioni, quella giusta è l'altra. Se esco prendendo l'ombrello, lo porterò a spasso per la città tutto il giorno senza farne alcun uso. Se porgo l'altra guancia, mi colpiranno in piena nuca. Se alzo una mano per reclamare, probabilmente subirò una lussazione della clavicola. Mi basterebbe perdere l'ombrello per mettere fine alla siccità più duratura.Il dottor Snodgrass disse che fu un'intossicazione etilica. E' risaputo che si trattò di sifilide, epilessia, infarto, diabete, avvelenamento da monossido di carbonio, ipoglicemia, congestione cerebrale e rabbia contagiata da un gatto nero.
The Last Olympian - Rick Riordan Ho aspettato un'eternità a leggere l'ultimo volume della saga di Percy Jackson un po'perché non volevo che terminasse.. E un po' perché avevo paura di rimanerne delusa.Diciamo che entrambe le cose si sono verificate come previsto anche se la seconda solo marginalmente!Per quanto riguarda la mancanza.. Percy Jackson è un grandissimo personaggio, mi piace davvero.. Mi ha divertito tantissimo in questi cinque volumi!!Inoltre la storia creata da Riordan è mitica (nel senso letterale e non :D) e scoprire ogni volta quale divinità avesse in serbo per noi è stata un'avventura divertente ed appassionante: spesso ero lì che dentro di me dicevo: "AH!!! Lo conosco questo/a, è...." oppure, appena mi rivelava di chi si stesse parlando ero lì che sbuffavo e "Diamine, è VERO! Era così palese!!".. Insomma, riportare in vita la mitologia greca e farla rivivere ai nostri tempi..Yei!!La soluzione a questo primo problema ci sarebbe, ovvero leggere la nuova saga dell'autore che ha sempre per protagonisti i semi-dei..Ma non sono ancora pronta a sfidare la sorte.. Temo MOLTO che le idee di Riordan non siano più così brilanti come lo sono state nei primi volumi e non vorrei trovarmi a rileggere cose già viste o ad arrancare dietro ad una trama che non sta né in cielo né in terra, ecco.Ripenserò con affetto a Percy, ai suoi compagni e ai suoi nemici, ma mi fermerò qui :D (Se invece qualcuno avesse iniziato la saga e l'avesse trovata strepitosa - al pari di questa qui - me lo dica così io continuo! :DD)Per quanto riguarda invece la delusione.. Beh un pochino ino ino mi ha deluso. Nel senso, in una saga con tanti fili che si intrecciano e tante domande a cui serve una risposta.. Bisogna sapere scrivere una degna conclusione.Per dire, per quanto io ami e stimi la Rowling (e probabilmente darei il mio polmone destro per farci una chiaccherata di fronte ad un té caldo), il settimo volume un po' mi ha lasciato con l'amaro in bocca.Quindi la mia critica non è contro Riordan, che povero, si è difeso parecchio bene nella sua pentalogia; è più un appunto personale :DMi ha deluso un po' per l'ovvietà di alcune cose; innanzitutto, la "spia" presente nel campo dei semi-dei: era lapalissiana a pagina 10, probabilmente!! Riordan cerca debolmente, in due occasioni massimo tre, di creare un'atmosfera di sospetto tutti contro tutti/non possiamo fidarci di nessuno e probabilmente in una (mezza) occasione cerca di sviare i sospetti dello scaltro lettore buttando lì una frase sospetta.. Ma non inganna nessuno, c'è un unico personaggio papabile per essere la spia.Spia che, tralaltro, una volta scoperta viene liquidata in qualcosa come dieci righe e perdonata senza troppi ripensamenti. ._. Ciò mi riporta poi al COLPONE DI SCENA sul modo per sconfiggere Kronos... EH?! PEr inciso, il mio maiuscolo sta ad indicare una fortissima dose di ironia su quanto la cosa sia stata inaspettata.Io ora mi chiedo: ma davvero c'è bisogno di riscattare tutti i personaggi una-volta-buoni-ma-poi-passati-al-lato-oscuro-della-forza-per-poi-tornare-buoni-ed-essere-acclamati-come-eroi?Insomma, fa tanto Darth Fener e Luke che gli grida "Padre, c'è del buono in te, lo percepisco".-.-NO! Basta con questo buonismo!! Lo posso appunto accettare da Darth Fener e beh.. Da Piton. Visto che l'abbiamo tirato in causa.. L'altra nota dolentina secondo me sono i richiami ad Harry Potter. Dopo aver letto il I volume e alcune recensioni che parlavano di "aperti plagi" alla saga della Rowling, ho difeso Riordan dicendo che i fanatici Potteriani si stessero attaccando al fumo della pipa, che allora nessun romanzo fantasy moderno avrebbe il diritto di esistere dopo Tolkien e via discorrendo.. Il quarto volume invece ha fatto vacillare le mie certezze perché mi veniva continuamente in mente "L'ordine della fenice"; anche in questo caso ho avuto alcuni dejavu di potteriana memoria; ok, non sono cose fondamentali e drastiche e il cattivo non si chiama Voldemort, per carità!E' che purtroppo se noto una cosa, non posso fare a meno di pensarci e ogni occasione sarà buona per tirarlo in ballo..Comunque sia è un romanzo gradevolissimo che scorre piuttosto in fretta, che ha una degna battaglia finale (per citare di nuovo la Rowling.. Possibile che Harry riesca a sconfiggere il mondo con Expelliarmus?! EDDAI, no?! -.-) -nonostante alcuni particolari spazio-temporali non abbiano senso e siano totalmente adattati alla situazione che Riordan ha creato - e soprattutto l'immancabile ironia che accompagna Percy dal primo volume..Decisamente promosso, anche se i primi tre rimangono i migliori!!
L'amuleto di Samarcanda - Jonathan Stroud, Riccardo Cravero TANTA ROBA!!Popolo di internet!Interrompete seduta stante le vostre attività e letture e prendete in mano "L'amuleto di Samarcanda".. Promesso, ne varrà la pena!Non fate come me che ho lasciato trascorrere i secoli prima di iniziare a prenderlo minimamente in considerazione (ma quanto l'ho snobbato?! Ok, io sono una snobbona per principio, dovrei smettermela.. Sono prevenuta su tutto e tutti invece poi spesso -ma non sempre, ecco a ciò a cui mi appiglio per continuare la mia condotta xD- mi ricredo) e poi altrettanti per comprarlo.. Fidatevi ciecamente e buttatevi :DPoi dai, se PROPRIO non dovesse piacervi, mi assumo la piena responsabilità della cosa e chiederò perdono sui carboni ardenti :DDIl primo motivo per cui questo libro è così geniale e godibile è il fatto che il protagonista (e alternativamente anche il narratore della storia) è qualcosa di formidabile e indimenticabile.. Bartimeus (che dà anche il nome alla trilogia) è un jinn (non un demone, come gli stolti umani si ostinano a chiamarlo!!) che farete fatica a non amare e a dimenticare.. Intelligente, perspicace con la lingua lunga e la risposta sempre pronta.. Ovviamente solitamente si tratta di una risposta arguta e sarcastica, ma non lasciatevi ingannare!In fondo(MOLTO in fondo, è un jinn buono :DDTutto vero, tranne la parte in cui lui è buono XDInsomma, se anche la storia non fosse granché (e invece è granché eccome! Parola mia!) il libro sarebbe comunque meritevole perché con Bartimeus in giro è impossibile annoiarsi!La storia di Nathaniel, il mago dodicenne che invoca il jinn e lo lega al suo servizio viene narrata in terza persona, a differenza di Bartimeus, che invece parla a ruota libera e (fortunatamente) ci mette al corrente di tutti i suoi pensieri e frecciate; una cosa particolare nella narrazione di Bartimeus è la presenza di note a pié di pagina: inizialmente è stato un po' seccante interrompere la lettura per vedere cosa Bartimeus avesse in serbo per me.. Ma dal momento che sono spiegazioni a volte utili e sempre divertenti ci ho preso la mano e ad ogni pagina controllavo speranzosa se ce ne fosse una e quale chicca avremmo incontrato!Nathaniel dicevo è un mago dodicenne che impaziente di progredire negli studi e prendersi la sua vendetta contro.. Beh, non ve lo dico (*me malefica*), seguito da un insegnante inetto e troppo concentrato su sé stesso, inizia l'apprendimento autodidatta fino al punto di essere in grado di convocare un jinn del 14esimo livello (mica baubaumiciomicio, né!). Inizialmente mi ha fatto molta tenerezza per la sua situazione familiare e la sua esistenza abbastanza monotona e bistrattata.. Poi però tale sentimento è un po' scemato perché essenzialmente.. Non so, mi ha dato l'idea di essere un po' sgradevole. Risposte presupponenti e atteggiamento (soprattutto con i poveri jinn, folletti e via discorrendo) di malcelata superiorità me lo hanno fatto diventare pagina dopo pagina sempre più irritante. Nonostante ciò, la cosa non mi ha disturbato più di tanto.. O meglio, non ha disturbato la lettura perché tutto rientra nel grande universo narrativo creato da Stroud: i maghi non sono quelle creature buone e pronte a lavorare per il bene del prossimo(soprattutto dei non maghi) o di mantenere la pace e obiettivi simili: sono persone egoiste, pronte a vendersi la propria madre pur di avere successo e avere la possibilità di entrare in parlamento e avere una carica alta.Il tradimento e l'egoismo sono doti indispensabili per ogni mago che si rispetti.. In quanto a salvare la propria pelle e avere fama, non esista famiglia, conoscente o simili che tengano.. Vita mia mors tua, per intenderci!Nathaniel non è ovviamente così perduto come i suoi simili.. Anzi, io prospetto una certa crescita interiore ed ho apprezzato il fatto che non passi ad essere da una persona un po' meschina e abituato a considerarsi come facente parte della "razza prescelta" (come gli insegnanti e il suo maestro gli ripetono costantemente giorno e notte) ad un eroe buono e giusto.Insomma, viva la gradualità! :DStaremo a vedere.. Io sono fiduciosa! :DBartimeus e Nathaniel si muovono all'interno di una Londra ai giorni nostri che però è una sorta di città parallela a quella che tutti conoscono.. La società è appunto divisa in maghi e "comuni"-quelli senza poteri e considerati quasi spazzatura-, il governo è popolato e controllato esclusivamente dai primi e folletti e demoni di varia natura sono più comuni della carta dell'energia d'acqua al gioco di Pokemon.. :DBella la storia, perché anche se il filone può essere definito abbastanza classico, è comunque sviluppato con grande maestria ed è un piacere da leggere, aspettare l'evento successivo e il modo in cuiIo l'ho divorato, davvero! Ha risentito un po' delle mille letture in contemporanea e del poco tempo.. Ma appena prendevo in mano il volume, senza nemmeno accorgermene mi ero fatta fuori un centinaio di pagine..Consigliatissimo!!! Non vedo l'ora di ri-incrociare la mia strada con Bartmeus e vedere quali altre sorprese Stroud ha in serbo per me.. Voi nel frattempo leggete questo volume e non ve ne pentirete!!!
Moonlight Mile - Dennis Lehane *Premessa*Chi é Dennis Lehane?Dennis Lehane è uno scrittore di thriller cazzutissimo e bravissimo, che meriterebbe grande visibilità ma che invece, almeno qui in Italia, è oscurato da altri 'talenti' ed è un autore abbastanza di nicchia.O meglio, ha fatto la sua fortuna con opere meravigliose come "Shutter Island", "Mystic River", "Gone, baby, gone".. Li riconoscete? Sì? Beh e come potrebbe essere altrimenti, visto che sono film di grande successo diretti rispettivamente da Scorsese (con un eccezionale Leonardo di Caprio nel ruolo del protagonista), Clint Eastwood (con protagonisti Sean Penn e Kevin Beacon) e Ben Affleck (nel cast anche Morgan Freeman)..Insomma, roba così scottante da indurre le case editrici a ristampare i libri già pubblicati con il titolo originale/quello del film.. Perché se "Mystic river" in Italia si chiamava "La morte non dimentica", non avrebbe attirato nessuno..Beh, Dennis Lehane ha scritto anche una bellissima serie (sei volumi in totale) sulle avventure di Pat Kenzie e Angie Gennaro, investigatori privati.Prima di passare alla recensione vera e propria se un pizzico amate il thriller, leggetevi la serie.. Potete iniziare dal primo, "Un drink prima di uccidere" per poi proseguire cronologicamente.. Se siete di fretta, leggetevi "Buio prendimi per mano" che è qualcosa di magistrale e vedrete di che pasta è fatto Lehane!!Mentre leggevo l'ultima sua fatica, che fa appunto parte di questa serie, mi è preso un disperato bisogno di leggere i precedenti e fare un tuffo nel passato.. Ho resistito (per ora, mai dire mai!!) in vista dei fantasmiliardi di libri che ancora mi attendono.. Ma non ho potuto fare a meno di riprenderli e leggere pagine random :')Dunque, siccome non è che Lehane pubblichi un libro all'anno, ogni tanto - raramente - controllo per vedere se abbia pubblicato qualcosa di nuovo.. Un giorno -era il lontano 2010-, non aspettandomi niente, ho fatto la solita ricerchina di routine e SBAM! Mi ritrovo "Moonlight mile", con protagonisti niente di meno che i miei adorati investigatori privati, che erano stati "lasciati indietro" nel 1999. La folgorazione totale!! Ho aspettato con fervenza religiosa la pubblicazione italiana in edizione rigida e in quella economica poi (perdendo quasi le speranze, lo ammetto..); ovviamente ha transitato un po' in libreria, ma più che altro perché ho letto tantissime recensioni che l'hanno condannato e non ero pronta ad affrontarlo.. :DC'è subito da dire che le tre stelline e mezzo sono più per l'affetto e la stima che nutro nei confronti di Lehane che per la presa che il libro ha avuto su di me.. O meglio, l'ho letteralmente divorato, ma non certo per i contenuti mirabili, ecco!4Il merito è sicuramente della bravura dell'autore nello scrivere e nel descrivere situazioni e personaggi, nonché dei dialoghi brillanti e un senso dell'umorismo sottile che accompagna l'intero romanzo; la storia e i protagonisti purtroppo risentono molto il fatto che sia un proseguo ideale di un libro di più di dieci anni fa, per l'appunto "Gone, baby gone", da noi conosciuto come "La casa buia".Come direbbe mia mamma, "E che mi invecchio solo io?"Esatto, centrato il punto a pieno. Abbiamo un Patrick Kenzie stanco, adulto alle prese con problemi "terreni" e difficili come la mancanza di lavoro, la crisi, l'arrivare a fine mense. Non ha lo smalto di brillantezza, almeno all'inizio del romanzo, che lo distingueva nelle storie precedenti.. Non c'è l'adrenalina che gli scorre in petto e che è tangibile anche ai lettori: è un marito e un papà e le sue priorità sono altre. Anche Angie ha poco della donna cazzuta che era un tempo, compagna di avventure/sventure insieme a Pat.. Anche Bubba paradossalmente è l'ombra di sé stesso: compare in una scena come il vecchio Bubba, spregiudicato e completamente folle, per poi finire a fare il babysitter ad una bambina di quattro anni.La storia e l'indagine.. Insomma, parliamoci chiaro: non esistono. Lehane ha voluto riprendere una storia che si era ampiamente conclusa, ma lo fa in modo debole e forzato. Il mistero e il thriller sono completamente assenti, alcuni elementi davvero forzati e solidi come un castello di carte..Insomma, sembra davvero che Lehane abbia finito gli assi veri e tirato fuori quelli nella manica per barare, da uno scrittore del suo calibro mi aspettavo molto di più.Perché dunque le tre stelle e mezzo? Una parte, come ho detto è per l'affetto/stima che provo nei suoi confronti.. Poi perché fondamentalmente lui scrive dannatamente bene; non da meno, seppur l'ombra di loro stessi, Pat e Angie sono due grandi personaggi che mi sono piaicuti sempre tantissimo.. Il libro è divertente e per fortuna Lehane non ha perso la sua vena ironica e il sarcasmo.. Inoltre, i dialoghi sono brillanti!Certo, col senno di poi forse avrei preferito un libro precedente della serie dove oltre a tutti questi elementi avrei trovato una buona storia.. Ma non potevo non leggere l'epilogo di questa storia, davvero!!In definitiva.. Se siete dei fan accaniti della serie di PAt e Angie come me, è doveroso leggerlo. Se non lo siete, iniziatela e diventatelo così che avrete un ottimo motivo per leggere questo libro :DIl signor Wilbraham non sembrava morire di simpatia per me, ma mi consolava sapere che non sembrava morire di simpatia per nessuno.Imboccai Crescent Avenue, pensando a quante stronzate avevo fatto io a sedici anni, e ai dieci o dodici modi diversi in cui sarei potuto – o avrei dovuto – morire prima dei diciassette.«Buttagli addosso dell’acqua fredda. Controlla che non abbia una commozione cerebrale.» «Come si fa?» chiese il bestione. «Che cazzo ne so! Guardalo negli occhi. Digli di contare fino a dieci.» «Se ci riesce tu impari qualcosa di nuovo?» intervenni io. «Ti ho detto di piantarla.» «No, mi hai detto “mettiti giù, brutto stronzo”. Sei già a corto di alternative.»«Papà?» Mi girai verso Gabriella. «Sì, tesoro?» «Cosa vuol dire svergognata?» «Lo stesso che indecente, ma fa rima con sfrontata.» «Cosa vuol dire sfrontata?» «Lo stesso che sfacciata, solo che non fa rima con indecente. Perché non mangi le carote?»Bubba lo colpì di nuovo in testa. «Perché, cazzo?» Bubba scrollò le spalle. «Si annoia facilmente» risposi.«Non sei più capace di scassinare una serratura?» «Sì, ma non ho l’attrezzatura. I poliziotti non vedono di buon occhio queste stronzate.» Con una smorfia Bubba tirò fuori dalla tasca un astuccio di cuoio. Lo aprì e scelse un aggeggio appuntito. «C’è niente che sai fare ancora?» «So cucinare un ottimo pesce spada alla provenzale.» Bubba scosse piano la testa. «Le ultime due volte era un po’ asciutto.» «Non è vero.» La serratura scattò. «Allora l’ha fatto uno che ti assomiglia e me lo ha servito le ultime due volte che sono venuto a casa tua.»«Io sono Max.» Il tossico dietro il portatile mi rivolse un gran sorriso. Respirò a fondo e mi fece l’occhiolino. «Io qui sono il tecnico. Bel computer.» «Il mio» annuii indicando il tavolo. «Eh?» Mi guardò confuso. «Questo è mio.» «Strano, ci assomiglia proprio al mio.» «Si chiama “modello”.» Gli occhi sembravano saltargli contro le orbite. «Se fossero diversi, come farebbero a produrli in serie?» «Già» intervenne Tadeo. «Cazzo sei, ritardato?»«Che cazzo hai fatto?» dissi. «Sei fuori?» «Non rompere, se tu i coglioni li lasci a casa.» Bubba aggrottò la fronte. «Maledizione, è imbarazzante vedere quanto ti sei imborghesito.»«Potrei ammazzarti solo perché sei basso» precisò Bubba. «Scusa.» Tadeo alzò le mani più in alto che poté.«Ho quella piccola e graziosa Beretta» mi disse. «Sarebbe perfetta da infilare in tasca.» «Non la usi da tanto.» Angie scosse la testa. «Sai quando esco perché ho bisogno di un po’ di tempo per me?» «Sì.» «Vado al poligono di Freeport.» «Davvero?» Sorrisi. «Davvero.» Mi restituì il sorriso. «Alcune ragazze si rilassano con lo yoga. Io preferisco svuotare uno o due caricatori.» «In famiglia sei tu quella con la mira migliore.» «La mira migliore, eh?» Riaprì il giornale. La verità era che io non riuscivo a centrare un prete nella neve. «Okay, sei l’unica a saper sparare.»«Amanda era una che... tipo... ha capito, no?» disse Reilly Moore. «No, non ho capito.» Risatine. «Sì, cioè... ha presente?» Altre risatine; occhi al cielo. «Oh,» replicai io «lei era “cioè, ha presente”. Adesso sì che è tutto chiaro.» Sguardi vuoti, nessuna risatina.Dopo la nascita di mia figlia, avevo preso in considerazione l’idea di comprarmi un fucile per tenere alla larga i potenziali corteggiatori dai quattordici anni in su. Sentendo il chiacchiericcio di quelle ragazzine e immaginando che un giorno Gabby avrebbe parlato in quel modo dimostrando assoluta ignoranza della lingua, pensai di comprare comunque un fucile. Per farmi saltare le cervella. Più o meno cinquemila anni di civiltà, duemilatrecento anni dalla costruzione della biblioteca di Alessandria, oltre cento anni dal primo volo, computer sottili come ostie a nostra disposizione con i quali accedere alle ricchezze intellettuali dell’universo e, a giudicare dalle ragazze in quella stanza, l’unico progresso dell’umanità dall’invenzione del fuoco era stato di rendere “cioè” e “tipo” due locuzioni buone in ogni occasione, utilizzabili come verbi, sostantivi, articoli, addirittura al posto di un’intera frase.Mi comportavo da bravo ragazzo quel giorno. Se necessario mi sarei comportato anche da bravo leccaculo.«Volevo solo saltare quel tavolino» disse a un certo punto «e strappargli quei cazzo di occhi dalle orbite.» «Strano che tu non sia mai stata invitata al ballo delle debuttanti.»C’era anche un tavolino basso – almeno credo che fosse un tavolino – a forma di motosega. Insomma, io non capisco l’arte moderna e l’arte moderna non capisce me: perciò lasciamo le cose come stanno e non disturbiamoci a vicenda.«Quindi vorrei sapere: chi è Amanda?» «Chiunque le serve essere. È l’adattabilità fatta persona.» «E Sophie?» «Sophie è... malleabile. Disposta a seguire quello che le permette di inserirsi nel branco. Amanda si adegua a ciò che il branco pensa di volere, e se lo scrolla di dosso appena si allontana.»Avevo ispezionato il luogo commettendo almeno quaranta errori diversi. Avevo guidato così lentamente che avrebbe potuto superarmi un bassotto con tre zampe affetto da displasia alle anche. Avevo parcheggiato molto vicino – solo a un isolato di distanza –, e avevo attraversato un’area aperta. Non ero arrivato di notte. Salvo piazzarmi davanti alla casa in stile uomosandwich con la scritta EHI, TI AVANZA UNA CHIAVE PER ENTRARE?, non avrei potuto mettermi più in mostra.Proprio mentre annuivo, Kenny estrasse la pistola e me la puntò contro. «Furbo» sibilai. «Fammi vedere cos’hai lì dietro.» Feci ruotare la mano e sollevai il cellulare. «Carino, ma la mia pistola ha più proiettili.» «Giusto, ma con quella puoi telefonare?»«Niente, lascia stare. Dove vive Bruce?» «A Salinas.» «E Amanda è andata lì?» «Sì.» «Dov’è atterrata?» «All’aeroporto di Salinas.» «In città non c’è un aeroporto. O è arrivata a Santa Cruz o a Monterey.» «Sì.» «Quale dei due?» «Santa Cruz.» «Neanche lì ce n’è uno. Questa storia non sta in piedi, Helene.»Pavel era girato verso di me, una mano in tasca, in attesa di istruzioni: se Yefim avesse starnutito, mi avrebbe sparato in testa prima che qualcuno potesse dire “salute”.Sul davanti era parcheggiato un Hummer giallo. L’esempio tangibile di come Detroit ha cannato un modello. Un bestione inutile che consumava così tanto che persino il sultano del Brunei si sarebbe vergognato a usarlo. E noi che siamo rimasti scioccati quando la General Motors ha chiesto una sovvenzione allo stato.«Insomma non dovrei preoccuparmi perché è un assassino, ma perché è un assassino con i nervi a pezzi.»Bevendo la mia acqua minerale finsi di non provare invidia per il suo pranzo. Angie non bada molto a quello che mangia, eppure ha valori di colesterolo pari a quelli di un neonato. Io mangio pesce e pollo novanta volte su cento, e il mio colesterolo è ai livelli di quello di un lottatore di sumo in pensione. C’è chi può e chi non può.I due con i weimaraner dissero che Amanda assomigliava alla protagonista di Twilight per la forma del naso, la fronte, gli occhi vicini, anche se non per i capelli e gli zigomi, poi cominciarono a dibattere se l’attrice si chiamasse Kristen o Kirsten. Mi avvicinai alla signora di mezza età prima che la discussione degenerasse in una sfida tra i vampiri di Edward e i licantropi di Jacob.«Anche se sapessi chi è, perché dovrei dirlo a voi? Non vi conosco» rispose. «Se però mi conoscesse,» la rassicurai «penserebbe che sono una brava persona.»«Quanto ti pagano per questo?» gli chiesi. «Mi lasciano in vita. Un buon prezzo. Puoi darmi il doppio?» «No.» «Ne ero sicuro.«Ehi, piccoletto,» disse Yefim «vuoi un lavoro?» «No, amico» rispose Tadeo. «Ne ho avuto abbastanza di questa merda. Voglio andare a lavorare con mio zio.» «Cosa fa?» L’accento di Tadeo sparì all’istante. «Vende... polizze assicurative.» Yefim sorrise. «Più criminale di noi, eh, Pavel?»
La soavissima discordia dell'amore - Stefania Bertola Ci vorrebbe un po' di Bertola nella vita di ognuno di noi!Risate, situazioni stravaganti, dialoghi assurdi e protagonisti matti da legare.. Cosa si potrebbe chiedere di più?!La Bertola ha certe idee.. ad ogni pagina ero lì a chiedermi: "E questo come le è venuto in mente?! E quest'altro?!!?!?".. Insomma, di certo sa come intrattenere il lettore e non farlo annoiare!Leggo un libro della Bertola ogni quaresima perché sono così pochi che non posso rischiare di affrontare l'idea di rimanerne senza!Se avete un pomeriggio di noia e volete svagarvi.. La Bertola è ciò che fa per voi!A breve riporto le citazioni (tantissime), che valgono da sole più di mille parole! :D
The Cuckoo's Calling - Robert Galbraith **Credo la mia sia più una riflessione sulla vita sul libro in sé che sulla trama vera e propria.. :D**Dunque. Sono un po' in difficoltà e la notte, traditrice, non mi ha portato consiglio come ho sperato avrebbe fatto.. Mi rendo conto che il mio inconscio pro-Rowling e anti-oggettività sta mettendo a tacere la vocina che dentro di me mi sta mettendo il tarlo nell'orecchio.. Non so se avrei letto il libro se non lo avessi saputo essere opera della Rowling, ma forse più per il fatto che ne ignoravo completamente l'esistenza e non per pregiudizi strani.. Adoro i thriller, la trama è buona e la copertina (questa: [bc:The Cuckoo's Calling|16160797|The Cuckoo's Calling (Cormoran Strike, #1)|Robert Galbraith|http://d202m5krfqbpi5.cloudfront.net/books/1373868343s/16160797.jpg|22002305]) bellissima.Se pure però ne fossi venuta a conoscenza in modo diverso, non so se l'avrei terminato.. Diciamo che mi ci sono dovuta mettere d'impegno perché sentivo che alla Rowling lo dovevo, come minimo! Da qui potrebbe sembrare che il libro non mi sia piaciuto, in realtà è un bellissimo libro con personaggi interessanti, sviluppi degni di un thriller e uno stile accattivante. Però non era il suo momento, o forse sono io che questa volta mi sono lasciata trasportare dal marchio "DOC" della Rowling e mi aspettavo tutt'altro. E questa cosa mi ha fatto prendere un po' a male il tutto perché evidentemente non riesco a mettere da parte il fatto che lo abbia scritto la mia beniamina e mi aspettassi 'determinate cose strabilianti' (chessò, arcobaleni parlanti, libri con l'anima.. :DD) e non mi capacito perché con The casual vacancy non mi era successo :/Quindi a posteriori non posso che elogiare la Rowling per aver deciso di pubblicare il libro sotto pseudonimo per non dover far fronte alle aspettative stratosferiche dei suoi fan.. Uno scrittore esordiente che si difende super bene nella sua opera prima e che pur non vendendo miliardi di copie viene comunque apprezzato.La mia mente e il mio ottimismo mi impediscono si rifiutano di credere che la 'scoperta' dello pseudonimo sia una messinscena della Rowling.. Davvero, che bisogno avrebbe? E' ricca, è famosa, è amata come pochi.. Perché rovinarsi la reputazione in questo modo?!Io punto sulla casa editrice meschina e avara che -vedendo le relative poche vendite di un autore esordiente che esordiente non era - hanno deciso di calare l'asso di briscola e alzare un po' il livello di attenzione su questo libro che, tanto per dire, su Amazon non era nemmeno disponibile in formato cartaceo prima della grande rivelazione.Un po' rimpiango il fatto di non averlo scovato prima della bufera e di non poter essere al cento per cento obiettiva (sigh).Sicuramente una cosa che ho notato è come lo stile assomigli ad Harry Potter tanto quanto un'arancia assomiglia ad un aspiravolvere.. Ovvero meno di zero. Per carità, impeccabili entrambi (e ciò dimostra la bravura di un autore: rimanere incatenati ad un genere, uno stile, una storia non è essere grandi.. Dimostrare di saper scrivere di qualsiasi argomento adattando temi e stile.. Beh, allora sei davvero qualcuno!!!) ma mi ha fatto tanto pensare.. Insomma, la mia mente contorta, cospirazionista e probabilmente criminale è arrivata a pensare che in realtà la Rowling ha fatto finta di aver scritto questo libro, che in realtà il povero Robert Galbraith esiste ed è stato oscurato (sotto lautissima ricompensa ovviamente) per mostrare al mondo quanto ci si faccia influenzare dai casi mediatici, quanto conta un nome e come le case editrici possono gabbare gli incauti lettori.. Ecco, forse anche per questo la lettura non è stata delle più facili! Mi è quasi venuto il magone O.OAnche perché poi ho pensato che effettivamente a volte è difficile capire se un libro è scritto da un determinato autore soprattutto perché uno non sta lì a pensarci..!Finite -largo circa- le mie paranoie e tornando al vero oggetto della recensione nonostante un inizio un po' lento e difficile il libro è bello.Mi sono piaciuti soprattutto i personaggi di Cormoran Strike e Robin; il primo è un detective privato con una famiglia allo sfascio, una situazione sentimentale che è un disastro e una gamba con la protesi in seguito ad uno scoppio di una mina in Afghanistan. Mi ha davvero colpito come personaggio e mentalmente ho abbracciato la Rowling per la sua benedizione di saper creare personaggi veri, vivi, pieni di difetti che non devono per forza essere Mr Celebrità per essere apprezzati.. E Strike rappresenta in pieno questo tipo: si ubriaca, è un orso nelle relazioni sociali, si "vende" per denaro, non sempre ha la camicia inamidata, il profumo da 100 euro addosso, fresco di doccia, sbarbato o con l'alito fresco come menta (no, ok, non viene descritto l'alito.. Era solo un appunto che dovevo fare da un po' di tempo su come tutti i ragazzi stra-fighi dei libri - per cui io stessa spesso ho un debole- hanno sempre l'alito freschissimo e le ascelle profumate.. ._. Beh, sì, ok, ma un po' di cruda realtà a volte ci vorrebbe) XDRobin si trova, suo malgrado, legata a Strike come sua segretaria in quanto mandata lì dall'agenzia di collocamento; avrebbe dovuto rimanere una sola settimana ma il lavoro di detective è il suo sogno segreto e soprattutto capisce quanto Strike abbia bisogno di lei.. E' una ragazza sveglia, buona e super gradevole.. Ammetto di aver preferito le parti in cui si parlava di loro all'indagine che, comunque, non mi è dispiaciuta.A volte il libro è un po' lento, questo sì.. Insomma, lì dove leggere 704 pagine de "L'ordine della Fenice" non solo non mi ha annoiata ma soprattutto l'ho vista come una necessità, questa volta se ci fossero state un pizzico di pagine in meno, non mi sarei strappata i capelli o fatto il voto di non mangiare più cioccolata per i successivi tre anni in cambio di altre venti pagine del romanzo, ecco :DLo consiglierei? Non so, devo essere sincera.. Insomma, se si ha in mente un nuovo Harry Potter, la delusione che potrebbe nascere sarebbe enorme. Anche l'idea di aspettarsi lo stesso stile della saga è deleterio.. Bisognerebbe leggere il libro con estrema oggettività e prenderlo per quello che è: un thriller con ottimi personaggi e uno stile 'adulto'. Io ho fallito miseramente e quindi la lettura ne ha risentito.. Però come opera merita senz'altro!Comunque sia, voglio rileggerlo a freddo e con calma, ormai consapevole che è la Rowling e al contempo non è la Rowling (ma non in senso negativo come quando un autore che amiamo e veneriamo ci pugnala le spalle perché ha pubblicato qualche schifezza, ecco!) per apprezzare a pieno la storia.. Anche perché sembra essere l'inizio di una serie.. Non mancherò ai prossimi appuntamenti, poco ma sicuro!
High Five - Janet Evanovich Probabilmente risulterò ripetitiva, perché tutto ciò che ho scritto sui libri precendenti è vero anche per questa recensione.. E forse ciò potrebbe essere a svantaggio della Evanovich perché è un'autrice "ripetitivA" e c he rimane ancorata ai suoi schemi, ma che posso farci se ogni volta mi fa fare un sacco di risate e non vedo l'ora di sapere quale altra catastrofe aspetta Stephanie all'angolo?!Ci sono degli elementi comuni che ritornano, come ad esempio le macchine che scoppiano (a causa di una bomba, solitamente!!), o la sfiga cronica di Stephanie e le manfrine con Joe (aaah, Joe. W Joe!).. Però la Evanovich riesce a presentarle in un modo tale che sono sempre piacevoli e soprattutto diventano il segno distintivo di questa scrittrice: situazioni paradossali, personaggi matti persi che ti fanno ridere come un babbuino e soprattutto dialoghi brillanti e divertenti!20 libri (con probabilmente il 21° in uscita) sono parecchi per continuare a giocare con gli stessi elementi ancora e ancora, non lo metto in dubbio.. Ma non credo smetterò presto di leggere di Stephanie, l'anti-eroe per eccellenza, la cacciatrice di taglie più divertente della storia dei cacciatori di taglie (Che, a proposito, inizialmente pensavo fosse una cosa connessa con il fantasy e con Star wars.. Non so se rendo il livello della mia fantasia galoppante :DD) che non diventa un genio del crimine da una pagina all'altra ma che continua inesorabile a commettere un sacco di errori, ad avere fortuna e ad essere incredibilmente pasticciona :DNonna Mazur poi.. Questa donna mi fa ridere di cuore tutte le volte che apre bocca!!Per il livello di "sexità", in questo episodio si aggiunge anche Ranger.. Mmm.. Personaggio decisamente interessante che darà del filo da torcere a Joe! Ero convintissima del mio essere Pro-Joe al 100%, quand'ecco che Ranger si presenta sulla scena e fa vacillare tutte le mie certezze.. =PLa scena finale, vogliamo parlarne?! Stephanie, con un vestito sexissimo, chiama uno dei due per invitarlo da lei, solo che la Evanovich non specifica chi sia.. SUSPENSE!! La mia scommessa era su Ranger :DD (E no, non ho resistito ma ho letto le prime pagine del sesto libro, giusto per mettermi l'anima in pace XD)Se avete bisogno di qualche risata e di staccare la spina.. Scegliete assolutamente la Evanovich ed entrate nel suo pazzo mondo!!"There's two kinds of secrets," Grandma said. "One kind is where nobody knows the secret. And the other kind is where everybody knows the secret, but pretends not to know the secret. This is the second kind of secret.""You mean Fred has affairs? He's in his seventies!" "Midlife crisis," Grandma said. "Seventy isn't midlife," I said. "Forty is midlife." Grandma slid her uppers around some. "Guess it depends how long you intend to live.""Hey, Cupcake," Morelli said. "What's the disaster?" "How do you know it's a disaster?" "You left messages on three different phones plus my pager. It's either a disaster or you want me bad, and my luck hasn't been that good today.""Okay," he said. "What did you have in mind?" "Something legal." "There's all kinds of legal." "I want something entirely legal." Ranger leaned closer and lowered his voice. "Let me explain my work ethic to you. I don't do things I feel are morally wrong. But sometimes my moral code strays from the norm. Sometimes my moral code is inconsistent with the law. Much of what I do is in that gray area just beyond entirely legal."I glanced at the food. Salad. "Morelli would have brought sausage sandwiches." "That stuff'll kill you, Babe." We were bounty hunters. People shot at us. And Ranger was worried about trans fats and nitrates. "I'm not sure our life expectancy is all that good anyway," I said.Santos grinned. "Man, you don't like to get shot. You don't like to get arrested. You don't know how to have fun at all.""Jesus," Morelli said. "I had to fall in love with a woman who works with a guy named Tank." "You love me?" "Of course I love you. I just don't want to marry you.""How's this?" she asked. "I look okay? This here's my nonthreatening look. This look says, Come on, motherfucker, open your door." If I saw Lula on the other side of my apartment door, wearing her nonthreatening look, I'd hide under my bed. But hey, that's me.I chugged out of the lot and drove on autopilot to Mabel's house, trying to prioritize projects. I had to neutralize Ramirez, get to the bottom of the Fred thing, chauffeur some sheik . . . And I felt uncomfortable about the dead garbage lady. Not to mention, I needed shoes for Saturday night. I lined everything up in my mind. The shoes were, hands down, top priority."Nice car," he said, eyeing the Buick. "Man, they don't make cars like this anymore." He ran a hand over the back fender. "Cherry. Real cherry." "Uh-huh." The cherry car got four miles to a gallon and cornered like a refrigerator. Not to mention it was all wrong for my self-image. My self-image called for fast and sleek and black, not bulbous and powder blue. Red would be okay, too. And I needed a sunroof. And a good sound system. And leather seats . . . "Earth to Babe," Banderas said. I dragged myself back to the moment."We need some french fries to celebrate with," Lula said after I bought the dress. "My treat." "I can't have french fries. Another ounce and I won't get into the dress." "French fries are a vegetable," Lula said. "They don't count when it comes to fat. And besides, we'll have to walk all the way down the mall to get to the food court, so we'll get exercise. In fact, probably we'll be so weak from all that walking by the time we get there we'll have to have a piece of crispy fried chicken along with the french fries.""Okay," I said, blowing a strand of hair off my forehead. "Guess I know what you think of the dress." "If you knew, you wouldn't be standing here," Ranger said. "If you knew, you'd have yourself barricaded in the bedroom with your gun in your hand.""Stay away from me!" he hollered. "I'm armed." "What, are you kidding me? You're holding a fork." "Yes, but it's a meat fork. And it's sharp. I could poke your eye out with this fork."My hair still didn't look wonderful after the rollers, so I lined my eyes and added extra mascara. Stephanie Plum, master of diversion. If your hair is bad, shorten your skirt and add extra mascara.When we were done I put some lamb and potatoes and vegetables in a disposable aluminum pie plate. "What's that for?" Grandma wanted to know. I added a plastic knife and fork. "Stray dog down by the Kerner's." "He eat with a knife and fork?" "Don't ask," I said.Fortunately, Con was the consummate undertaker, his demeanor always controlled, his smile sympathetic, his voice as smooth as vanilla custard. There was never any ugly mention of the unfortunate incident. After all, I was a potential customer. And with my line of work it might be sooner rather than later. Not to mention Grandma Mazur.I would have liked a piece of pie, too, but I thought about the little black dress and had a banana instead. I was still hungry after the banana, so I made myself half a ham sandwich. After the sandwich I picked at the lamb. And finally I gave in and ate the pie.Lula looked up from the filing when I walked in. "Girl, we've been waiting for you. We heard how you beat the crap out of that Briggs guy. Not that he didn't deserve it, but I think if you was gonna beat the crap out of someone, you could let me in on it. You know how bad I wanted to beat the crap out of that little wiener."Vinnie opened his office door and stuck his head out. "Jesus Christ," he said. "How many times have I told you not to hit people in the face? You hit them in the body where it doesn't show. Kick them in the nuts. Sucker-punch them in the kidney." "He fell down the stairs!" I said again. "Yeah, but you pushed him, right?" "No!" "See, that's good," Vinnie said. "Lying is good. Stick with that story. I like it." He stepped back into his office and slammed the door shut."We could go now," he said. "And no one would notice." "Your grandma Bella would notice. She keeps looking over here. I think she might be getting ready to do the eye thing again." "I'm her favorite grandson," Morelli said. "I'm safe from the eye." "So your grandma Bella doesn't scare you?" "You're the only one who scares me," Morelli said. "You want to dance?" "You dance?" "When I have to."Morelli and Ranger were staring at my breasts and smiling at the wet dress that was plastered to my skin. "So I have nipples," I snapped. "Get over it.""Jesus," Briggs said to me, "you turned out pretty good considering your gene pool.""I guess that's where I heard of her. There's lots of people in that seniors' club, and I don't go to the meetings all the time. I can only take so much of old people. If I want to see loose skin I can look in the mirror.""This Porsche isn't stolen, is it?" "Do you care?" "Of course I care!” "Then it isn't stolen," Ranger said.Briggs was already at work at his computer when I came out of my bedroom. "Look who's here . . . Mary Sunshine," he said. "Christ, you look like shit." "This is nothing," I told him. "Wait until you see what I look like when I'm done running.""Is that the wall where the brains were splattered?" Lula asked. "It don't look fresh painted. How'd you get it so clean? I never have any luck getting blood off walls like that.""That's the Porsche," I said. "It exploded and caught fire and then the garbage truck fell over on it." "I especially like the part about the garbage truck." "I was afraid you might be mad." "Cars are easy to come by, Babe. People are harder to replace. Are you okay?"Morelli opened his back door. "You," he said, releasing my jacket. "Go in the house. I'll be right back. I'm going to walk Mary Lou to her car." "Not necessary," Mary Lou said, looking nervous, like she was going to run like hell at any moment. "I can find my own way." "It's dark back here," Morelli said to Mary Lou. "And you've just been contaminated by Calamity Jane. You're not getting out of my sight until you're safely locked in your car."I looked down at him. He was wearing Winnie-the-Pooh pajamas. "Nice jammies," I said. "I have a hard time finding things that fit. When I want to really impress the ladies I wear Spider-Man." "Is it hard being a little person?" "Has its ups and downs. I get a lot of perks because people think I'm cute. And I try to take advantage of my minority status." "I noticed." "Hey," Briggs said, "you gotta use what God gave you."I pulled on a pair of jeans, shoved my feet into ratty sneakers, and covered my flannel nightshirt with an oversized gray sweatshirt. I grabbed my keys and took off for the stairs. "Looking a little scary, Babe," Ranger said when he saw me. "A friend of mine suggested this look could be a new concept in birth control." "It's not that scary.""Hey, girlfriend," Lula said. "Did you see the paper this morning? You got a big spread. And not that I'm bummed or anything, but I didn't even get a mention. And I didn't get a cool name like Bombshell Bounty Hunter either. Hell, I could bombshell your ass off.""Oh boy," Lula said. "I'm gonna squash this guy like a roach." "No. No, no, no, no, no roach squashing. No unnecessary force." "Sure," Lula said. "I know that. But we could use necessary force, right?" "Necessary force won't be necessary.""I read about you in the paper," she said. "They said your car was bombed!" "Yeah. And then a garbage truck fell on it." "It was excellent," Lula said. "It was the shit." "Boy, nothing fun ever happens to me," Leona said. "I've never had a car bombed or anything." "But you work at a bank," I told her. "That's pretty cool. And you have kids. Kids are the best." Okay, so I fibbed a little about the kids. I didn't want her to feel bad. I mean we can't all be lucky enough to have a hamster."Call the police," I yelled. "Help! Call the police." "Don't worry, dear," Mrs. Keene said, "I've got my gun." She fired two off and took out an overhead light. "Did I get him?" she asked. "Would you like me to shoot again?" Mrs. Keene had cataracts and wore glasses as thick as the bottom of a beer glass.

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